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Consigli, Giudizi e … Pregiudizi

In che misura possono rappresentare un serio “ostacolo” alla nostra Autorealizzazione?

Da dove nasce il desiderio di ricevere Consiglio o Giudicare (e Pregiudicare) gli Altri

L’uomo ha avvertito da sempre l’esigenza di ricevere dagli altri “consiglio” sulle proprie opere e azioni.

La leggenda narra che già nel VI Secolo a.C. a coloro che, nell’antica Grecia, si recavano a Delfi per interrogare l’Oracolo in cerca di “lumi” questi rispondesse loro: “Oh uomo conosci te stesso e conoscerai l’Universo degli Dèi” ma anche in altre epoche future specie le persone che detenevano il potere e dovevano prendere importanti decisioni amavano circondarsi di “indovini” e “consiglieri”, che li infondessero sicurezza e conferma su ciò che facevano.

Allo stesso modo l’uomo ha sentito, fin dalla notte dei tempi, il bisogno di “giudicare” gli altri (più che se stesso) e la storia è piena di “processi” e “sentenze” che hanno spesso obnubilato la realtà dei fatti e spianato la strada per un utilizzo sempre più crescente ed immotivato del “pregiudizio”, ovvero della “conoscenza o verità precostituita”.   

Quanto realmente i Consigli, i Giudizi e i Pregiudizi possono esserci d’aiuto

Si dice che il mistico indiano Inayat Khan amasse ripetere che “finché agisco seguendo la mia intuizione riesco nelle mie imprese; ma allorché seguo gli altrui consigli, mi smarrisco” e questa affermazione è tanto vera, nella misura in cui la riusciamo a riportare alla nostra vita quotidiana e alle esperienze del passato: fin da piccoli, i nostri genitori e i nostri insegnanti ci hanno spesso “consigliato” su come dover essere e “giudicato” ciò che andava bene.

Poi, crescendo, siamo stati abituati ad ascoltare i “consigli” dai nostri amici e conoscenti, nonché a ricevere “giudizi” sul nostro operato o quello altrui, fino ad arrivare al punto di abituare la nostra mente ad elaborare un “pregiudizio”, ovvero una valutazione “a priori” su una determinata persona o situazione, senza disporre di elementi conoscitivi.

Tutto ciò ha fatto sì che ci siamo sempre più allontanati da ciò che avremmo sempre voluto fare (Autorealizzazione), minando la nostra autostima e la capacità di entrare in contatto con le nostre emozioni più profonde ed autentiche.     

Come sapersi “ascoltare”, riuscire a sospendere il nostro “Giudizio” e liberarsi dal “Pregiudizio”

Purtroppo, soprattutto in una fase iniziale, non è semplice “dimenticare” le nostre abitudini del passato, legate al chiedere Consiglio, a Giudicare gli altri o peggio affidarsi ai Pregiudizi … per cercare di cambiare il nostro modo di pensare, occorre prima fare un profondo esercizio su “noi stessi”, imparando ad “ascoltare” i segnali che ci invia il nostro corpo e a riconoscere e gestire le emozioni (paura, rabbia ecc.), in modo da orientare i nostri comportamenti.  

La domanda da porsi è la seguente “C’è qualcosa di me che io non conosco e che devo chiedere consiglio ad altri?” e allo stesso modo occorre allenarsi a “sospendere” il giudizio su di sé e sugli altri e ad adottare sempre un approccio mentale “elastico”, tale da analizzare ogni volta i singoli fatti, liberandosi, finalmente, dei nostri “Pregiudizi”!

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