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Le Caratteristiche che un Mentor deve possedere

Non bastano solo Competenza ed Esperienza per “ispirare” gli altri …

Lo Scenario Attuale

Stiamo attraversando una nuova e difficile fase di cambiamento che sta rivoluzionando gli schemi seguiti in passato: oggigiorno infatti si assiste ad un profondo “scollamento” fra coloro che sono entrati nel mondo del lavoro alcuni decenni fa e che hanno maturato un’esperienza consolidata nelle imprese o nelle professioni e coloro che invece, per la loro giovane età, si stanno approcciando al mercato con un “ricco” bagaglio di nozioni e di idee ma con una grande mancanza di conoscenza del funzionamento delle organizzazioni aziendali e dei paradigmi del mercato.   

La Nuova Figura del Mentor

Mentre nel passato coloro che possedevano competenze ed esperienza professionale (Senior Manager o Mentor) venivano solitamente affiancati, poco tempo prima della loro uscita dall’impresa, da giovani laureati o diplomati (Junior o Mentee) affinché trasmettessero loro le conoscenze necessarie per consentire la continuità del Know-how aziendale, questo oggi accade più difficilmente per svariati motivi, fra i quali, tanto per citarne i più importanti, la carenza di posti di lavoro, l’allungamento dei tempi per maturare il diritto alla pensione, lo scollamento di mentalità fra generazioni molto distanti e diverse fra loro e, non per ultimo, la rapida evoluzione tecnologica e digitale.  

Pertanto accade sempre più spesso che il “Mentoring” si sposti dalle organizzazioni aziendali e vada a focalizzarsi sulla nascita di Startup, spesso formate da giovani che intendono avviare in autonomia la propria “idea di Business”. 

Le Caratteristiche che un Mentor deve possedere

Alla luce delle considerazioni fatte, il bravo “Mentor” deve pertanto possedere non solo Competenza ed Esperienza, ma anche altre nuove ed importanti caratteristiche, che possono essere riassunte nei seguenti punti:

  1. Empatia: al fine di costruire fin da subito una relazione di “fiducia” verso i propri Mentee
  2. Credibilità: deve dimostrare coerenza fra ciò che dice/trasmette e ciò che fa/ha realizzato nella vita
  3. Capacità Organizzazione: deve essere in grado di individuare gli obiettivi e di far mantenere il “focus” al Team
  4. Doti Collaborative: incoraggiando con la saggezza gli allievi a sviluppare i loro punti di forza ancora inespressi
  5. Problem Solving: aiutando l’allievo o il Team a gestire le problematiche e individuare la soluzione più idonea

In sintesi possiamo pertanto affermare che un bravo Mentor, per diventare “fonte di ispirazione” per gli altri, deve possedere la saggezza e riuscire a “miscelare” competenza ed esperienza con altre attitudini e capacità “trasversali”.  

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