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Come Gestire il Cambiamento

La Gestione del Cambiamento

Quando parliamo di “Cambiamento”, nella maggior parte dei casi veniamo assaliti da pensieri negativi perché agisce in noi la “Paura”, un’emozione forte che ci blocca e ci impedisce di ragionare lucidamente.

Infatti la nostra “Zona di Comfort”, alla quale siamo legati in virtù delle nostre abitudini e delle esperienze di vita, si sente minacciata e ci invia segnali chiari e precisi: “Non Cambiare! Non rischiare di perdere quello che hai!”.

Il Cambiamento può essere Esterno oppure Interno

In realtà bisogna distinguere il “Cambiamento Esterno” che riguarda quegli “eventi esterni alla nostra volontà” che interferiscono con la nostra vita modificandola, dal “Cambiamento Interno” che è collegato invece alle “motivazioni interne”, legate al soddisfacimento dei nostri “Bisogni” che ci spingono a cambiare la situazione attuale.

Il “Cambiamento Esterno” può essere causato da eventi naturali (es.: clima, terremoti, inondazioni, epidemie ecc.) che provocano distruzioni e morte nella popolazione, ma anche da eventi legati all’attività lavorativa (es.: licenziamenti, trasferimenti per chiusura aziendale ecc.) oppure alla salute della persona (malattie, infortuni ecc.).

Il “Cambiamento Interno” è invece più difficile da rappresentare utilizzando esempi, ma potrebbe essere compreso se lo immaginiamo come quella “molla psicologica” che ci consente di prendere piccole o grandi decisioni….

La Differenza fra Cambiamento Esterno e Interno

La differenza principale risiede nel fatto che il primo “si subisce”, mentre il secondo “lo imponiamo noi”.

La maggior parte delle volte capita che un “cambiamento esterno” ne provochi uno “interno”, in quanto agisce sulle nostre “Emozioni” e, se riusciamo a gestirle (specie la paura e la tristezza), ci consente di trovare l’energia “giusta” per muoverci verso nuove abitudini e situazioni, imprimendo una nuova direzione alla nostra vita!  

Cosa accende in noi il Desiderio di un Cambiamento?

Bisogna sempre partire dall’analisi dei nostri “Bisogni” e dalla famosa “Piramide di Abraham Maslow”: alla base di essa si trovano i “Bisogni Primari” (Fisiologici e di Sicurezza), poi i “Bisogni Sociali” (Appartenenza e Stima), fino a raggiungere i “Bisogni del Sé” (Autorealizzazione) che si trovano al vertice della Piramide.

La nostra “Motivazione” a soddisfare un “nuovo Bisogno” nasce solo quando abbiano soddisfatto quello sottostante.

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